Il deputato Pd che mangia nei ristoranti di lusso a spese del ministero

lunedì, 23 dicembre 2013

EDIT: Ernesto Carbone è stato assolto in primo grado per la vicenda descritta in questo post. Come scrive Fattoquotidiano.it,

la III sezione civile del tribunale di Roma, però, ha dato ragione al deputato Pd, Ernesto Carbone, rigettando la domanda della Sin, la società controllata dall’Agea e nata per sviluppare e gestire il Sistema informativo agricolo nazionale. La società ha contestato al deputato dem la spesa di oltre 23mila euro di spese personali effettuate dall’allora ad di Sin tra il 2011 e 2013. Soldi che Carbone aveva speso per ristoranti, viaggi e trasferte, noleggio auto con conducente e viaggi in treno. Spese che però non hanno causato alcun danno al patrimonio di Sin, dato che le spese contestate a Carbone sono state rimborsate da Agea, socio pubblico di maggioranza della stessa società. Almeno secondo i giudici romani.

Prosegue sul sito del Fatto.

Ernesto Carbone è uno dei deputati più vicini a Matteo Renzi. Consigliere d’amministrazione della fondazione Big Bang del sindaco di Firenze, eletto nel listino bloccato alle ultime politiche. Carbone, storico braccio destro dell’ex ministro Paolo De Castro, ha iniziato il suo percorso politico con i comitati dell’Ulivo.  Prima di essere eletto deputato Carbone era presidente ed amministratore delegato di una società, Sin Spa, collegata al ministero dell’Agricoltura. Sul “Fatto Quotidiano” di lunedì 23 dicembre vengono raccontate le “spese folli” del deputato renziano, circa 15 mila euro messe in conto alla società per aperitivi, pranzi e cene, oltre che pernottamenti negli hotel, senza alcuna giustificazione. Come scrive “Il Fatto”, ” lo statino con i dettagli della spesa, contestati dal collegio sindacale, recita: tra maggio 2012 e gennaio 2013 sono stati spesi circa 15 mila euro senza alcuna espressa indicazione del relativo titolo”. Il presidente di Sin Spa non ha spiegato perché ha messo a carico della sua società spese considerevoli come i 2 mila e passa euro per i ritorni a casa, da Roma a e Bologna, i 600 euro spesi in tre cene in un ristorante di lusso frequentato anche dalle stelle del calcio, Somo, i 500 per un serata presso altro ristorante romano “Da Ottavio”, i 130 euro per un aperitivo presso l’Hotel Locarno, e così via. Il sito di Ernesto Carbone è più che renziano non si può, con tanto di “Adesso”, lo slogan delle scorse primarie, scritto dappertutto, e la ripubblicazione delle newsletter del sindaco di Firenze. Vista la battaglia per la sobrietà della politica messa in cima alle sue priorità da neo segretario del PD, chissà cosa penserà Renzi della nota spese senza giustificazioni del suo fedelissimo deputato.

 

Edit: post modificato in seguito ad una ricostruzione imprecisa del percorso professionale di Ernesto Carbone. Carbone ha querelato i giornalisti del “Fatto Quotidiano” Alessandro Ferrucci e Carlo Tecce per l’articolo citato in questo post.

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