La Francia vieta gli spettacoli dell’antisemita Dieudonné

martedì, 7 gennaio 2014

Il nuovo spettacolo “Le Mur” del comico francese Dieudonné è stato vietato in alcuni delle principali città francesi. Nella giornata di ieri il ministro degli Interni Valls aveva diffuso una circolare, nella quale era stato ricordato ai prefetti ed ai sindaci come dispongano di strumenti per bloccare rappresentazioni che minino l’ordine pubblico. Una disposizione condivisa dal presidente Hollande, che ha chiesto inflessibilità nell’applicazione della circolare del ministero dell’Interno. Le autorità locali hanno subito risposto, vietando lo show del comico più controverso di Francia. Il prefetto del dipartimento della Loira atlantica ha disposto lo stop allo spettacolo di Nantes, dove sarebbe dovuto iniziare il nuovo tour teatrale dell’inventore del gesto della “quenelle”, un gesto antisemita che ricorda il saluto nazista, recentemente utilizzato da alcuni calciatori come Nicolas Anelka come segno di esultanza dopo un goal. Un simile provvedimento è stato preso dal sindaco di Tours, mentre il primo cittadino di Bordeaux, l’ex primo ministro di Chirac Alain Juppé, ha già annunciato che non farà esibire nella sua città  Dieudonné. L’avvocato del comico ha prontamente risposto a questa mobilitazione contro il suo assistito, dichiarando che contesterà in tribunale le misure decise dalle autorità locali, oltre che la stessa circolare diffusa dal ministro dell’Interno Valls, che avrebbe gravi contenuti diffamatori nei confronti dell’artista. I biglietti dello spettacolo “Le Mur” costano 43 euro, e finora ne erano stati venduti più di 5 mila per lo show di Nantes, la tappa iniziale del tour di  Dieudonné. Il comico è da tempo uno dei nomi più controversi dell’intrattenimento francese. A inizio carriera Dieudonné M’bala M’bala si era distinto per il suo attivismo contro il Fronte Nazionale, partito da lui definito un cancro per il razzismo che propugnava Jean-Marie Le Pen così come i suoi iscritti. A partire dal duemila Dieudonnè ha preso posizioni che sono sfociate più volte nell’antisemitismo, come rappresentazioni teatrali nelle quali ha ospitato noti negazionisti. Il suo attivismo politico ha seguito questa parabola, tanto che alle ultime europee del 2009 l’artista transalpino aveva presentato una lista antisionista, così come negli ultimi dieci anni c’è stato un rapporto via via più stretto con Le Pen ed il Fronte Nazionale. I maggiori media della Francia hanno attuato una sorta di black out nei confronti di  Dieudonnè. Le TV hanno smesso di invitarlo dopo le ripetute provocazioni antisemite. Il comico è però rimasto molto popolare: i suoi show teatrali sono sempre tra i più affollati, ed è uno degli artisti più apprezzati sui social network. Da alcuni anni il suo gesto simbolo. la “quenelle”, è diventato molto diffuso tra i suoi fan. Il gesto è un movimento del braccio che ricorda il saluto nazista, eseguito al contrario, e rappresenta una sorta di “vaffa” al sistema. Una delle stelle del football francese, Nicholas Anelka, ha recentemente esultato dopo un goal facendo la “quenelle”, e riaprendo così le polemiche sull’antisemitismo diffuso da Dieudonné.

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