I risultati delle politiche 2013 con le leggi elettorali proposte da Renzi

giovedì, 9 gennaio 2014

Il sito di analisi elettorali Youtrend ha rimodulato i risultati delle elezioni politiche del 2013 con le tre proposte elettorali fatte da Matteo Renzi agli altri partiti, prendendo in considerazione solo la Camera dei Deputati alla luce della proposta di abolizione del Senato lanciata dal sindaco di Firenze. Il leader del Partito Democratico ha proposto una rivisitazione del sistema elettorale spagnolo, una correzione del vecchio Mattarellum e il cosiddetto modello del sindaco d’Italia. Il primo sistema elettorale è un proporzionale con circoscrizioni molte piccole, con delle soglie di sbarramento implicite molto alte, corretto con l’attribuzione di un premio di maggioranza alla lista che arriva prima a livello nazionale, ed una soglia di ingresso in Parlamento posta al 5%. Il secondo prevede invece i collegi maggioritari del Mattarellum, più un premio di maggioranza alla prima lista e coalizione a livello nazionale pari al 15%, ed un 10% dei mandati parlamentari assegnati alle forze minori come “diritto di tribuna”. L’ultimo modello prevede infine un sistema, proporzionale e corretto, che prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza molto ampio, pari al 60%, assegnato ad una delle due liste coalizioni che vince il ballottaggio nazionale, oppure alla lista o coalizione che supera la soglia della maggioranza assoluta al primo turno. Le stime di Youtrend, che ha elaborato parte dei loro calcoli anche sull’analisi del Cise del professor D’Alimonte, prevedono la formazione di una maggioranza chiara solo nell’ultimo caso. Applicando i modelli elettorali proposti da Renzi ai risultati delle politiche del 24 e 25 febbraio infatti una chiara maggioranza verrebbe assegnata solo con il doppio turno di coalizione. Nel caso del modello spagnolo si assisterebbe invece alla vittoria del MoVimento 5 Stelle, come si vede dal grafico.

Grazie al successo nella circoscrizione italiana,ed ad una migliore distribuzione del voto, più omogenea sul territorio italiano, il M5S sarebbe infatti la prima formazione del Parlamento con ben 290 seggi, 198 conquistati nei collegi circoscrizionali ed il resto grazie al premio di maggioranza. Riescono ad entrare in Parlamento solo, oltre alle tre formazioni maggiori M5S, PD e Pdl, Lista Civica di Monti e le due formazioni regionali di Sud Tirolo e Valle d’Aosta. Anche la Lega rimane esclusa visto il risultato inferiore alla soglia di sbarramento del 5%. Nel Mattarellum corretto invece si nota come il centrosinistra, che ottiene il primo posto grazie al premio di maggioranza, non riesca ad ottenere la maggioranza dei seggi, con 280 mandati parlamentari piuttosto lontani dai 316 necessari per governare da soli. Il M5S ne esce particolarmente penalizzato, mentre il Centro riesce, grazie al diritto di tribuna, ad avere una presenza di deputati maggiore rispetto al modello spagnolo.

Nell’ultimo modello, il doppio turno di coalizione, Youtrend assume la vittoria di Bersani al ballottaggio. Grazie alla ripartizione dei seggi il PD otterrebbe ben 378 mandati parlamentari, tali da governare la Camera dei Deputati con una maggioranza schiacciante. Un esito simile si sarebbe verificato anche in caso di successo di Berlusconi al ballottaggio.

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