Va considerato due volte un atto di vigliaccheria, la pubblicazione su “La Padania” dell’agenda delle iniziative pubbliche della ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge. La prima volta perchè in lei si contesta la persona e la sua natività prima ancora che la linea politica. La seconda volta è perchè lo si fa surrettiziamente, dico e non dico, pubblicando il calendario delle sue attività sul giornale di partito senza neanche avere il coraggio di precisare il perché. Agguati non dichiarati. Ipocrisia. I leghisti mi ricordano quegli ultràs dell’Inter che per alcuni mesi esponevano in curva Nord a San Siro lo striscione con scritto: “Adolfo presente”. E se qualcuno gli chiedeva conto di un eventuale riferimento a Hitler rispondevano, i conigli, “ma no, fra noi c’è davvero uno che si chiama Adolfo”. Chiamasi vigliaccheria, appunto.
Comunque sia, voglio risparmiargli lo sporco lavoro: lunedì prossimo, al mattino, parteciperò con Cécile Kyenge e con don Virginio Colmegna a un incontro pubblico con gli studenti di Saronno.