Equivoci da chiarire nella sinistra delusa del Pd

domenica, 19 gennaio 2014

Neanche io mi fido fino in fondo di Renzi. Temo in lui la tattica prevalga sulla strategia e soprattutto in materia economico-sociale lo trovo impreparato. Ma detto ciò, davvero avrei bisogno che i miei amici Gianni Cuperlo e Stefano Fassina (con cui ho condiviso la sconfitta congressuale, e non me ne pento affatto) chiarissero i troppi equivoci che si celano dietro alle proteste per l’incontro Renzi-Berlusconi. Tali ambiguità della sinistra Pd, che di seguito riassumo, a mio parere sono anche fra le cause dei pochi consensi ricevuti alle primarie.
1) Che senso ha la critica a Renzi per aver rimesso in gioco Berlusconi? Come se qualcuno del Pd lo avesse messo fuori gioco, Berlusconi… Suvvia. Onestà vuole che ricordiamo come andarono le cose solo due mesi fa: decaduto da senatore, fu Berlusconi che uscì con i suoi dal governo Letta (e non del tutto, conserva lì dentro dei sottosegretari). Fosse stato per il Pd sarebbe proseguita anche dopo la decadenza quella collaborazione di governo col partito di Berlusconi che fu intrapresa già dopo sue gravi condanne penali.
2) Qual è l’alternativa che si offre alla società italiana in sofferenza e arrabbiata? Mi par di capire che si parla solo di un Letta-bis. Obbiettivo invero modesto che non entusiasma la sinistra ma, ciò che più conta, implicando la prosecuzione dell’alleanza con Alfano, elude le scelte programmatiche necessarie. Ha senso prendersela con Renzi che parla con Berlusconi solo per rinnovare la partnership con Alfano & co?
3) Credo anch’io che il modello “spagnolo corretto” adombrato da Renzi non sia purtroppo molto diverso dal Porcellum. Ma sono altresì fermamente convinto che le regole vigenti dopo la sentenza della Corte Costituzionale, cioè un proporzionale puro, siano ancora peggio. Se qualcuno nella sinistra delusa del Pd vuole il ritorno al sistema proporzionale, faccia il favore di dirlo chiaramente. Io no.

Post Scriptum. Sarò anche l’unico a pensarlo, ma lo penso: ieri recandosi nella sede del Pd Berlusconi ha manifestato la sua attuale debolezza. Può fingere finchè vuole di essere risorto (non era morto) ma ha vissuto un plateale ridimensionamento. Renzi avrà pure ecceduto nell’incassare questo risultato (“piena sintonia”… poteva risparmiarsela) ma lo preferisco quando riceve Berlusconi in sede che quando si reca ad Arcore.

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