I risultati elettorali con l’Italicum di Renzi e Berlusconi

martedì, 21 gennaio 2014

L’Italicum di Matteo Renzi ha una qualità che il professor Roberto D’Alimonte rimarca spesso nelle sua analisi, ovvero è majority assuring, un modello elettorale capace di assicurare una maggioranza alla lista o coalizione vincitrice. Il sito di analisi demoscopiche YouTrend, creato dalla società di sondaggi Quorum, ha realizzato per Repubblica alcune simulazioni sull’Italicum, basandosi sui sondaggi attuali e sui risultati delle politiche 2013. Le stime di YouTrend devono essere sempre valutate tenendo in considerazione che le leggi elettorali mutano, per quanto parzialmente, il comportamento dei votanti, ma i risultati sono comunque interessanti. YouTrend ha realizzato le sue simulazioni sulla sola Camera dei Deputati, visto che il Senato della Repubblica non dovrebbe essere più elettivo, se reggerà l’accordo tra PD e Forza Italia. L’Italicum funziona in questo modo: il partito o la coalizione che vince con più del 35% dei voti ottiene un premio di maggioranza pari al massimo del 18%, capace di assegnargli il 53-55% dei seggi. La ripartizione dei seggi è nazionale, e sono stati inseriti ben 3 soglie di sbarramento: 5% per i partiti che fanno parte di una coalizione, 8% per i partiti che corrono “da soli”, 12% invece per le stesse alleanze elettorali. I risultati del 2013 vengono stimati con un doppio ballottaggio, visto che esiste un punto ancora non chiaro dell’Italicum. In caso di meccanismo anti “liste-civetta”, come l’ha chiamato Renzi, al doppio turno sarebbero dovuti andare centrosinistra e centrodestra, visto che i voti dei partiti non rappresentati in Parlamento causa soglia di sbarramento sarebbero andati alla coalizione, in questo caso a PD e PDL, come capita nel Porcellum. Se invece i voti dei partiti che facevano parte della coalizione di Bersani e Berlusconi non fossero stati conteggiati causa mancato raggiungimento del quorum, al doppio turno sarebbe andato il M5S. Ecco come sarebbero stati distribuiti i seggi in caso di vittoria di centrosinistra, centrodestra, PD  e M5S con i risultati del 2013, che avrebbero comunque costretto al ballottaggio.

 

Youtrend ha applicato la stessa simulazione anche ai sondaggi attuali. Vista la tendenziale scomparsa del centro, il Parlamento assumerebbe una natura sostanzialmente tripartitica alla luce dei valori demoscopici. Sarebbe necessario il ballottaggio, visto che al momento nessuna coalizione, o lista, sarebbe in grado di raggiungere il 35%, la soglia per ottenere il premio di maggioranza. Come scrive YouTrend, ” Solo 3 partiti supererebbero le alte soglie di sbarramento (5% per i partiti coalizzati, 8% per i non coalizzati), e sono gli stessi che competerebbero per arrivare al ballottaggio: certamente il PD, dato sopra il 30%, e che se vincesse al ballottaggio otterrebbe 334 seggi, contro i 150 di Forza Italia e i 146 del M5S; se invece al ballottaggio vincesse Forza Italia, al PD andrebbero 177 seggi e al M5S 119; infine, se il partito di Grillo accedesse al ballottaggio e battesse il PD, sarebbero i grillini a vincere i 334 seggi, lasciando il PD a 175 e Forza Italia a 121″.
Ecco i risultati con il ballottaggio vinto dal PD, da Forza Italia e da M5S

Visto che al momento sia centrosinistra che centrodestra sono vicini alla soglia del 35%, Youtrend ha simulato la ripartizione dei seggi anche con una vittoria al primo turno della coalizione guidata da Renzi, e da Berlusconi, per quanto il leader di Forza Italia non potrà candidarsi per via dell’interdizione.

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