Silvio Berlusconi è stato condannato da ormai molti mesi, visto che la Cassazione ha sanzionato il leader di Forza Italia a 4 anni per frode fiscale, di cui tre indultati, il primo agosto del 2013. Sono passati circa sei mesi, ma gli effetti della sentenza si devono ancora attendere. L’udienza per assegnare ai servizi sociali Berlusconi è fissata al 10 aprile, ma c’è un’altra parte della sentenza che non viene rispettata. Il comma 6 dell’articolo 28 del codice penale, relativo all’interdizione ai pubblici uffici, prevede infatti che il condannato perda ogni titolo onorifico. Nel 1977 Berlusconi fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro per i suoi meriti imprenditoriali di costruttore edile. Dopo la condanna definitiva per frode fiscale il leader di Forza Italia dovrebbe però perdere questo titolo che ha sempre contraddistinto il racconto della sua vita pubblica. Il “Fatto Quotidiano” di giovedì 23 gennaio 2014 racconta come le autorità preposte al ritiro dell’onorificenza del titolo di Cavaliere, il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, non abbiano fatto finora nessun passo concreto per adempiere alla legge, molto chiara su questo punto. Un comportamento che ha indignato il Cavaliere del Lavoro Pietro Marzotto, che ha chiesto un intervento dell’associazione che raccoglie i detentori di questo titolo per revocare l’onorificenza a Silvio Berlusconi. L’associazione dei Cavalieri del Lavoro non ha però fatto anch’essa nulla negli ultimi quattro mesi, dopo il sollecito arrivato per missiva, ed il conte Marzotto ha palesato tutta la sua rabbia, autosospendosi dall’ordine. L’associazione, rimarca “Il Fatto”, è però un ente di diritto privato, ed il vero onere dell’intervento spetta alle autorità pubbliche che finora hanno scansato la questione. Lo stesso ministro Zanonato, riporta il quotidiano diretto da Padellaro, in pubblico dichiara che bisognerà aspettare la condanna definitiva del Cavalier Berlusconi, come se questa non ci fosse già stata.