La nuova felice armonia fra i grillini e i talk-show

sabato, 1 febbraio 2014

Sono lieto che sia bastato un anno di training presso la Casaleggio & Associati per vincere la naturale ritrosia manifestata dai cittadini 5 Stelle nei confronti della cattiva maestra televisione. Li vediamo ormai seduti ovunque, perfino a Porta a Porta, e in genere poi si twittano fra di loro benevoli autoincensamenti. Dunque non era una battaglia di principio quella contro i talk-show. Era solo una furbata: manifestarsi presenti attraverso l’assenza. Ora che invece l’assenza non può più essere vantata e ricercata, perché i M5S ha una massiccia presenza (nelle istituzioni), la tv diviene un passaggio obbligato. Non sono purtroppo in grado di esprimere valutazioni sulle numerose comparsate televisive che il blog di Beppe Grillo preannuncia come faceva una volta “L’Unità” per le tribune politiche di partito. Buon ultimo, ieri sera, Alessandro Di Battista ospite di Daria Bignardi a “Le invasioni barbariche”. Mi permetto di avanzare solo il dubbio che non si tratti di prestazioni rivoluzionarie, almeno dal punto di vista mediatico. La nuova felice armonia fra i grillini e i talk-show ha il sapore di un ritorno: in fondo il fenomeno Grillo non era forse nato nel piccolo schermo?

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