Alexis Tsipras lacera la sinistra italiana

venerdì, 7 febbraio 2014

Alexis Tsipras sarà oggi al Teatro Valle di Roma per lanciare anche nel nostro paese la sua candidatura alla presidenza della Commissione europea. Il leader di Syriza è il candidato della Sinistra europea, il partito europeo che raccoglie le formazioni più radicali del progressismo continentale. Mentre i partiti comunisti o post comunisti sono marginali, in Grecia Syriza si profila come la prima forza nei sondaggi, in continua crescita grazie al calo di consenso del governo greco guidato dal conservatore Samaras e appoggiato dal Pasok. La sfida di Tsipras alle europee è rivolta proprio alla socialdemocrazia europea, che in Italia – per quanto il PD ne farà parte solo tra qualche settimana -, in Germania oppure nei Paesi Bassi governa con i conservatori sostenendo le politiche di rigore dettate dalla Merkel. In un’intervista a “La Repubblica” di venerdì 7 febbraio Tsipras spiega la sua ricetta alternativa, basata su un ripudio del debito, che consenta la ripresa degli stati schiacciati da questo fardello, investimenti pubblici in un’ottica di nuovo “Piano Marshall” e riforma della Bce che consenta una politica monetaria ancora più espansiva. Tsipras parla anche di Renzi e Grillo; del primo ne critica il sostanziale assenso verso le attuali politiche UE, mentre del secondo non condivide il disinteresse verso gli equilibri politici europei. Il leader di Syriza appoggia poi in modo esplicito la proposta della lista in suo sostegno lanciata da Barbara Spinelli, e ora condivisa da molti cittadini oltre che da diversi nomi noti del giornalismo progressista. Pippo Civati, il deputato arrivato terzo nel congresso del Partito Democratico, evidenzia il rischio lacerazione che questo progetto politico potrebbe avere sulla sinistra italiana, che si riconosce in buona parte nel PD. ” L’opzione Tsipras, d’altra parte, è affascinante e affascina molti, anche chi – come Curzio Maltese o, parzialmente, Michele Serra – ha fatto capire che l’unica soluzione per l’Italia sarebbe stata quella di scegliere Renzi: ora l’unica soluzione per l’Europa è votare Tsipras. Non importa se le due cose sono in totale contraddizione. E se votare Tsipras significa non votare Renzi. E creare le condizioni perché in Italia nasca una sinistra (plurale, che infatti sta già un po’ litigando) alternativa al Pd di Renzi, capace di metterlo in difficoltà anche quando si tratterà di votare per il governo italiano (quanto è successo al congresso di Sel, che tutti hanno fatto finta di non rilevare, ce lo dice abbastanza chiaramente)”. Le divisioni a sinistra difficilmente hanno prodotto effetti positivi nella storia del nostro paese, e le stesse tensioni attorno al governo Letta evidenziano come i dissensi dentro e fuori al Partito Democratico potrebbero presto esplodere.

 

Ecco l’intervista completa ad Alexis Tsipras pubblica su La Repubblica di venerdì 7 febbraio 2014.

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