Curzio Maltese sostiene la lista Tsipras, da riformista

venerdì, 7 febbraio 2014

Dopo Barbara Spinelli e Michele Serra, noti editorialisti de “La Repubblica”, ora anche Curzio Maltese sostiene la lista Tsipras. Il giornalista del quotidiano diretto da Ezio Mauro spiega che sosterrà la lista che sostiene la candidatura alla presidenza della Commissione UE del leader di Syriza per l’impossibilità di distinguere le sinistre riformiste dalle destre. In Italia come in Germania, PD e Spd trovano naturale governare con i conservatori imponendo la ricetta del Fmi e della Bce, Per questi motivi, da riformista, anche Curzio Maltese darà il suo appoggio a Tsipras, come spiega in questo post pubblicato sul sito di Micromega.

 

Voterei volentieri per la sinistra riformista alle prossime elezioni europee se soltanto, in questi ultimi anni, fossi riuscito a capire quale sarebbe il progetto alternativo di Europa dei socialisti europei. Col passare del tempo le differenze rispetto alla destra sono sempre più sottili, tanto che in Germania e in Italia per l’Spd e il Pd è diventato ormai naturale governare con la destra, sulla base di un’agenda economica fondata sull’austerità e i dogmi liberisti delle banche centrali e dell’Fmi.  Quanto alla Francia, non pare proprio che Hollande abbia segnato una svolta rispetto alle politiche europee di Sarkozy, soprattutto nel rapporto privilegiato con la Germania della signora Merkel. Esiste dunque il rischio concreto che le elezioni europee di maggio, forse le più importanti dalla nascita dell’Unione, si riducano a uno scontro fra chi difende l’Europa così com’è e un fronte anti europeo eterogeneo ma accomunato da retoriche populiste e da nostalgie nazionaliste. Insomma, come si sarebbe detto in altri tempi, un confronto fra conservatori e reazionari.  In altri termini, tralasciando le etichette politiche, stiamo assistendo a uno scontro fra un’idea di Europa già fallita nei fatti nell’ultimo decennio, e un ritorno alla sovranità nazionale che è fallita assai più tragicamente nel secolo scorso.  La proposta di Tsipras è l’unica possibilità di un futuro diverso, di un’Europa ricostruita sul valore della solidarietà e non dei parametri economici.

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