Luca Sofri critica la scorciatoia di Renzi

giovedì, 13 febbraio 2014

Luca Sofri, il direttore de “Il Post”, è uno dei più noti “renziani” della prima ora, ed anche oggi Aldo Cazzullo sul “Corriere della Sera” lo descrive come uno dei pochi amici giornalisti del segretario del Partito Democratico. Sofri partecipò nel 2009 all’incontro dei “Piombini democratici”, che fu il punto di partenza del percorso di rinnovamento della classe dirigente del PD poi concretizzatosi alle ultime primarie vinte da Renzi. In questi giorni di ascesa al potere del sindaco di Firenze, il direttore del “Post” si è contraddistinto per la sua opposizione all’ipotesi, riassunta in un post articolato in cinque punti sul suo blog “Wittgenstein”, che ben rappresenta lo scoramento di tanti sostenitori di Renzi che si legge sui social network. Sofri rimarca un’ostilità alla staffetta già espressa più volte in precedenza, sul profilo personale di Twitter, di cui riprendo alcuni spunti, sia sul blog “Wittgenstein, sull’enfasi data al “Ma siete matti?” di Michele Serra che è stata l’apertura per diverse ore del “Post” di mercoledì 12 febbraio.

 

L’home page del “Post” di oggi è affidata ad un commento molto critico di Lucia Annunziata, “Una cosa ridicola e sbracata”.  Il commento più duro è stato riferito allo stesso Partito Democratico, che se davvero realizzare la staffetta tra Renzi e Letta a Palazzo Chigi compirebbe un gesto di autolesionismo politico da superare la sindrome di “tafazzismo” (darsi le martellate sugli attributi maschili) spesso associata al centrosinistra. ” Non oso nemmeno pensare a un PD che giovedì vada a sfiduciare il proprio governo con la forza di un voto contrario in direzione nazionale. Ci dovrebbe essere un limite al ridicolo e all’inadeguato: e quel limite sta nel fatto che un partito non può diventare opposizione di se stesso, meno che mai in un momento in cui le opposizioni vere sono debolissime e inoffensive rispetto all’azione del governo. Altro che Tafazzi”.

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