Gli ex forzisti di Gal stampella di destra del governo Renzi

martedì, 18 febbraio 2014

Le consultazioni di Matteo Renzi per formare un nuovo governo sono incominciate con una prima sorpresa. Il presidente del Consiglio incaricato ha ricevuto un’apertura di credito piuttosto significativa dal senatore Mario Ferrara del Gal, il gruppo Grandi Autonomie e Libertà che raccoglie diversi esponenti del centrodestra. “Il gruppo ha al suo interno una certa dialettica, che sarà sviluppata nei prossimi giorni, una volta letto il programma e sentita l’illustrazione che il governo farà nelle aule del Parlamento” ha detto il capogruppo di Gal Ferrara. Al Senato della Repubblica Gal ha 11 componenti, eletti in prevalenza nelle liste del Popolo della Libertà in quota “Grande Sud” o Mpa, oppure con la Lega Nord come l’ex ministro Giulio Tremonti. Nato all’inizio della legislatura, il gruppo di Gal era stato sondato all’inizio del mandato esplorativo di Pierluigi Bersani come possibile appoggio esterno all’allora tentato governo del cambiamento. La trattativa poi naufragò con le vicende legate alla rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Al sito L’Huffington Post diretto da Lucia Annunziata il senatore Vincenzo D’Anna, in passato distintosi per aver attaccato Saviano in difesa di Nicola Cosentino, ha spiegato come tra il Gal e Renzi sia in corso una trattativa con buoni margini di successo. ” Data l’origine e la composizione del nostro gruppo, proveremo a votare tutti uniti, ma non ci sarà nessuna conseguenza sulla nostra tenuta anche se se le scelte si dovessero diversificare.Le mie sensazioni sono comunque positive, questo governo potrebbe realizzare quello che da tanti anni tutto il paese si aspetta”. Al Senato Renzi può contare su una maggioranza piuttosto risicata. Il sostegno del precedente governo Letta si reggeva su Pd (108 seggi), Ncd di Angelino Alfano (31 seggi) e i centristi divisi in Scelta civica (8 seggi) e Per L’Italia (12 seggi), più il gruppo per le Autonomie (12 seggi). . Visto il peso determinante di ogni componente per la sorte del governo, una manciata di senatori in più potrebbe aiutare la navigazione del governo all’interno di Palazzo Madama. Oltre ai possibili ingressi da sinistra, come il gruppo di Sel legato a Gennaro Migliore o qualche dissidente a 5 Stelle, Renzi potrebbe ricevere un benefico soccorso da destra.

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