Il “dissidente” M5S Orellana: possibile fiducia al governo Renzi

martedì, 18 febbraio 2014

Luis Orellana non chiude al governo Renzi, auspicando che il MoVimento 5 Stelle dialoghi con il presidente del Consiglio incaricato, e sia propositivo nei suoi confronti. Il senatore M5S, che fu il candidato del suo gruppo alla presidenza del Senato, è diventato una delle figure di riferimento dei cosiddetti “dissidenti”, la parte dei gruppi parlamentari pentastellati scettica sulla strategia dell’opposizione ad oltranza impressa da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Orellana rimarca come il nuovo governo apra una nuova fase dopo il fallimento delle larghe intese, ed il M5S compirebbe un errore se in questa fase non fosse propositivo. Al Secolo XIX, quotidiano della città di Beppe Grillo, Orellana spiega come sia “passato un anno dal tentativo di formare un governo di Pier Luigi Bersani. Quel fallimento ha prodotto le larghe intese che sarebbero dovute durare 18 mesi. Capisco il disagio di chi, come Civati ma anche altri, avevano ingoiato il rospo per una prospettiva che doveva rimanere momentanea, e invece si ritrovano con un orizzonte temporale della legislatura più lungo. Questo potrebbe aprire nuovi scenari che io seguo con molta attenzione… Io dico questo: si sta ripresentando un’opportunità. E non possiamo lasciarcela sfuggire nuovamente”. Per il senatore M5S il nuovo governo potrebbe rappresentare la chance di formare un esecutivo aperto alle istanze della società civile per cui sono stati eletti così tanti cittadini a 5 Stelle in Parlamento. Orellana evidenzia al “Secolo XIX” come sia possibile per lui anche concedere la fiducia al nuovo esecutivo, una scelta che provocherebbe un probabilissimo strappo all’interno del gruppo parlamentare M5S. ” Dipenderebbe molto dalla squadra e dal programma. E’ sempre lo stesso mix. Se vuoi collaborare un modo lo trovi. Ma le persone e gli obiettivi devono essere credibili”. Il senatore del M5S sottolinea come all’interno dei gruppi parlamentari esistano “cittadini” che vogliano collaborare con il nuovo esecutivo, una posizione ammessa come minoritaria dallo stesso Orellana. Una situazione a conoscenza dello stesso Renzi, anche se il senatore del M5S ammette come sia difficile declinare una modalità per aprire questa trattativa. I numeri presentano un ulteriore ostacolo, visto che in caso di apertura al 5 Stelle una frattura con Alfano sarebbe più probabile, ed il nuovo governo potrebbe immediatamente perdere la maggioranza al Senato. Lo stesso stallo in cui naufragò Bersani. Orellana rimarca come ora Renzi stia subendo la legge del contrappasso. ” Voleva fare una riforma elettorale contro i piccoli partiti, ed è proprio con loro che è costretto a trattare”.

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