La Lista Tsipras parte subito con una divisione. Dopo l’annuncio delle candidature di “servizio” di quattro nomi di prestigio quali Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Adriano Prosperi e Moni Ovadia, ieri si è diffusa la notizia del ritiro dello scrittore siciliano. Secondo il “Fatto Quotidiano” di martedì 4 marzo Andrea Camilleri si sarebbe ritirato per il dissenso provocato dalla candidatura nella lista Tsipras di Luca Casarini, leader dei “Disobbedienti” e volto della protesta no global di inizio secolo. Il quotidiano riporta come la presenza in lista di Casarini abbia diviso i sei promotori del nuovo progetto politico, con Camilleri, Flores D’Arcais e Gallino contrari, mentre la Spinelli, Viale e Revelli si sono dichiarati favorevoli alla candidatura dell’ex no global. Una spaccatura determinata da uno dei criteri della composizione della lista, che ricalca un principio del M5S, ovvero la candidature di persone che non abbiano subito procedimenti penali. Alexis Tsipras, che da giovane fu uno dei leader della protesta contro il G8 di Genova, è però intervenuto personalmente per garantire a Casarini la candidatura. Un altro problema simile è stato provocato dalla possibile presenza di Sonia Alfano. L’europarlamentare dell’Italia dei Valori è un nome piuttosto apprezzato nell’elettorato sensibile ai temi della giustizia, e all’inizio del suo percorso politico fu molto vicina a Beppe Grillo, tanto da candidarsi alla presidenza della Sicilia per la lista “Amici di Beppe Grillo”, prodromo del M5S. Uno dei criteri della lista Tsipras è però che l’impossibilità di candidare persone rappresentate nelle istituzioni quali Parlamento o Consiglio regionale nel periodo tra il 2004 ed oggi. Una scelta che rivela la presa di distanza dalla politica organizzata, ma che ha impedito la candidatura di un europarlamentare in carica, proposta tra l’altro dallo stesso Camilleri. Il ritiro dalla lista dello scrittore siciliano però potrebbe ancora rientrare, visto che, come ha informato lo stesso comunicato diffuso ieri, la composizione delle candidature è ancora in fieri. Tra i nomi sicuri per “Il Fatto” ci sono Lorella Zanardo, l’autrice del documentario “Il Corpo delle Donne”, lo scrittore Ermanno Rea e il magistrato Mario Almerighi.