Stefano Rodotà critica i rischi ed i pericoli della lista Tsipras

giovedì, 6 marzo 2014

Stefano Rodotà esprime diverse perplessità nei confronti della lista Tsipras nel suo editoriale pubblicato su “La Repubblica” di giovedì 6 marzo. Il giurista rimarca i rischi connessi al nuovo soggetto politico che potrebbe impedire una ricomposizione della sinistra. ” Dal passato vengono esempi che ammoniscono sul rischio legato a logiche autoreferenziali (il fallimento nelle due ultime elezioni politiche della Sinistra Arcobaleno e della lista Ingroia). Dal presente viene l’obbligo a riflettere su cosa significhi, al di là del fatto simbolico, il riferimento a Tsipras ed al suo partito, Syriza”. Il paragone con il partito della sinistra ellenica serve a  Stefano Rodotà per rimarcare le numerose e profonde differenze con l’esperienza italiana della lista Tsipras. ” Si tratta di una esperienza maturata attraverso un lavoro politico non breve e che si è consolidato grazie ad una intensa presenza sociale. Condizioni, queste, che non trovano corrispondenza nella lista italiana e nella variegata coalizione che la sostiene, che peraltro non ha dato una esaltante prova di sé proprio nella scelta delle candidature, come attestano le cronache di ieri. Per tutti quelli che vogliano andare oltre la semplice critica al governo Renzi, si apre una stagione assai impegnativa. Ma proprio con queste difficoltà bisognerà misurarsi”. I pericoli illustrati dal giurista candidato dal M5S alla presidenza della Repubblica riguardano sopratutto la prospettiva politica che si è aperta dopo la nascita del governo del segretario del Partito Democratico. Stefano Rodotà rimarca come l’Italicum sia una legge elettorale che miri a consolidare un nuovo quadro bipolare. Se da una parte Berlusconi potrà assommare i vari partititi che gravitano attorno alla sua orbita, impedendo con lo sbarramento all’8% tentazioni solitarie del Ncd, a sinistra c’è uno spazio politico per colmare un vuoto di rappresentanza a fianco del Partito Democratico. Il giurista cita il “Nuovo Centrosinistra” proposto da Pippo Civati, e spiega che questa dovrebbe essere la prospettiva su cui lavorare. ” E’ possibile un processo, tutt’altro che breve e  semplice, che abbia come primo obiettivo quello di liberare il PD dal legame pericoloso con il Nuovo Centrodestra, e, in prospettiva, consenta di lavorare attorno ad una ipotesi di sinistra nuova e non velleitaria?Di questo si dovrebbe tener conto”. Una prospettiva di lavoro non semplice, che secondo Rodotà rischia di essere pregiudicata dalla lista Tsipras. ” E’ un processo non facile, che tuttavia può permettere di avviare un cammino che faccia uscire dal deserto politico nel quale continuano ad aggirarci”.

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