Il flipper degli eletti causato dall’algoritmo dell’Italicum

mercoledì, 12 marzo 2014

La Camera dei Deputati ha approvato, tra le decine di voti effettuati ieri, l’algoritmo che permette la distribuzione dei seggi della nuova legge elettorale. La formula matematica che fa funzionare l’Italicum è però particolarmente controversa, visto che non permetterà ai candidati più votati nelle varie circoscrizioni di avere la certezza dell’elezione. Come rimarca un articolo del “Fatto Quotidiano” di oggi, l’algoritmo dell’Italicum si è meritato il soprannome di flipper “perché forze politiche di un certo spessore non sapranno in quale collegio eleggeranno i loro parlamentari perchè il meccanismo dei resti farà muovere i dati come una pallina del flipper”. In pratica potrà succedere che in collegi dove un partito ha preso più voti potrà risultare senza eletto, con il meccanismo dei resti che trasferirà il seggo al collegio dove la stessa lista ha raccolto meno consenso. Un meccanismo particolarmente penalizzante per i piccoli partiti, ma non solo. Ecco uno schema relativo ai risultati 2013, con attribuzione del premio di maggioranza al PD, e come verrebbero assegnati i seggi alla lista Monti nella circoscrizione Piemonte, elaborato dall’ufficio studi della Camera dei Deputati.

In blu ci sono gli eletti, e come si nota essi sono distribuiti in modo non ordinato rispetto ai consensi distribuiti, bensì ai trasferimenti degli scarti relativi ai quozienti di maggioranza e minoranza.

Un altro esempio relativo alla circoscrizione Lombardia mostra il meccanismo del flipper, con uno scambio tra Pdl e M5S che non rispetta l’ordine del voto effettivo, ovvero quale lista abbia preso più consensi nei vari collegi. ” Come mostra la tabella seguente, in tre collegi della circoscrizione Lombardia la lista ‘deficitaria’ (PDL) non ha potuto ‘ricevere’ il seggio in un collegio dove avrebbe potuto ‘cederlo’ la lista eccedentaria Mov. 5 Stelle; seguendo la graduatoria decrescente delle parti decimali contrassegnate in neretto su fondo verde, si vede come in quei collegi la lista PDL non ha potuto ricevere il seggio di cui era deficitaria perché la propria parte decimale ha già dato luogo ad attribuzione di seggio. Per completare l’assegnazione dei seggi spettanti alla lista PDL è stato necessario attribuire il seggio in altro collegio, dove la parte decimale NON ha dato luogo alla attribuzione di seggio: il seggio che era attribuito alla parte decimale della lista Mov. 5Stelle nei collegi 16, 19 e 18 è attribuito alla lista PDL, rispettivamente, nei collegi 9, 10 e 2. Al termine delle assegnazioni, tre dei 24 collegi plurinominali [ 2, 9 e 10 ] eleggerebbero tra i propri candidati un deputato in più di quanti spetterebbero loro per l’assegnazione in base ai residenti e, corrispettivamente, tre altri collegi [ 16, 18 e 19 ] eleggerebbero tra i propri candidati un deputato in meno.”

Un meccanismo così casuale che disciplina l’elezione dei singoli deputati è probabilmente la principale motivazione per cui un deputato potrà candidarsi in ben otto circoscrizioni diverse.

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