Renato Brunetta, il presidente dei deputati di Forza Italia, ha annunciato che il gruppo del partito di Berlusconi voterà sì al decreto lavoro del governo Renzi, licenziato un paio di settimane fa dal Consiglio dei ministri ed arrivato in commissione alla Camera in attesa di una complicata conversione in legge. Brunetta è consapevole di quanto il tema stia dividendo il Partito Democratico, ed infatti il suo sì al decreto Lavoro è corredato da una forte provocazione politica. ” Forza Italia voterà il decreto Poletti, così com’è, perchè è di fatto il decreto Berlusconi sul lavoro. Che farà un Pd già in frantumi?”. Il suo collega del PD Roberto Speranza gli risponde rimarcando come il partito di Renzi e Poletti migliorerà il testo del decreto lavoro, scatenando così un’ulteriore risposta di Brunetta.
Pd migliorerà il decreto lavoro. Brunetta spieghi cosa ha fatto e cosa NON ha fatto negli anni del governo Berlusconi. Ora tocca a noi.
— Roberto Speranza (@robersperanza) 28 Marzo 2014
A @robersperanza e @giannicuperlo. #Lavoro. Ecco riforme governi #Berlusconi, vi basta? http://t.co/4XMHtqq948
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 28 Marzo 2014
La polemica di Brunetta vuole evidenziare la spaccatura sul decreto lavoro, che introduce ulteriore flessibilità nell’ambito dei contratti a tempo determinato, che si è creata all’interno del Partito Democratico. Dopo l’annuncio della contrarietà di Stefano Fassina vari deputati della minoranza piddina, tra cui lo stesso Matteo Orfini, uno dei dirigenti più collaborativi con il presidente del Consiglio tra i non renziani, hanno espresso la loro opposizione. Lo stesso Speranza appare consapevole di una situazione difficile nel gruppo, tanto da parlare di intervento migliorativo al testo. Una correzione inutile per Forza Italia, visto che per il partito di Berlusconi il decreto di Poletti si muove nella stessa logica delle riforme sul mercato del lavoro promosse in questi anni dai governi di centrodestra.