Scopelliti, la decadenza calabrese che imbarazza il governo

venerdì, 28 marzo 2014

Condannato in primo grado a sei anni di carcere per ammanchi di centinaia di milioni al  cumune di Reggio Calabria,  da oggi, in base alla legge Severino, Giuseppe Scopelliti decade dalla carica di presidente della regione Calabria. Va ricordato che la legge anticorruzione che prevede la decadenza dagli incarichi dei politici condannati fu votata all’unanimità dal Parlamento meno di due anni fa. Così come va ricordato che Scopelliti appartiene a Ncd, ovvero il partito del ministro degli Interni, Angelino Alfano,  in teoria garante del rispetto della legalità. Stridono quindi le dichiarazioni di solidarietà giunte a Scopelliti dai vari Lupi e Quagliariello,  tanto più che al Ncd stanno pensando addirittura di candidarlo alle elezioni europee.
Ci auguriamo che il governo Renzi sia inflessibile nel far rispettare la legge anticorruzione,  e sostituisca al più presto Scopelliti con un commissario nominato ad hoc. Ma soprattutto speriamo che un’eventuale candidatura europea del condannato in primo grado, quand’anche ammessa dalla legge, venga considerata incompatibile dal Pd co  un’alleanza di governo fondata sulla credibilità delle istituzioni.

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