Berlusconi si impegni per i diritti di tutti i detenuti

giovedì, 3 aprile 2014

Inutile scandalizzarsi perché il presidente Napolitano riceve al Quirinale un Silvio Berlusconi ancora libero cittadino e legittimo rappresentante di Forza Italia. Del resto sui giornali trapela la precisazione di fonte quirinalizia secondo cui il presidente avrebbe respinto le disperate ma irricevibili pressioni di Berlusconi per “mantenere l’agibilità politica”; non ne dubitavamo, anche perché non gli è dato di fare altrimenti.
È Berlusconi, semmai, che alla vigilia del suo periodo di detenzione/interdizione potrebbe gettare il cuore oltre l’ostacolo. Anziché pretendere inutilmente trattamenti di favore per sé, si faccia paladino dei diritti dei detenuti. Anche quelli che non dispongono delle sue notevoli risorse. Non solo valorizzando l’esperienza delle pene alternative al carcere (cui egli ha diritto) ma intensificando i momenti di contatto fra le persone momentaneamente private della libertà e la società circostante.
Se Berlusconi chiedesse un trattamento più umano per tutti coloro che (come lui) devono scontare una pena detentiva, sarebbe da parte sua un gesto assai meritorio. E forse lo renderebbe anche più credibile nel ruolo politico che si sta ritagliando come interlocutore/garante delle riforme.

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