Il messaggio twittato di prima mattina da Matteo Renzi, diciamolo per una volta, è un bel messaggio condivisibile: “Il #def mantiene tutti gli impegni che ci eravamo presi #allafacciadeigufi Inizia a pagare chi non ha mai pagato. Si #CambiaVerso #80euro”.
Il #def mantiene tutti gli impegni che ci eravamo presi #allafacciadeigufi Inizia a pagare chi non ha mai pagato. Si #CambiaVerso #80euro
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 9 Aprile 2014
Fatta la tara dell’ottima dose di propaganda in cui Renzi non è secondo a nessuno, resta un concetto bene impresso nella psicologia delle vacche magre che stiamo vivendo. Bisogna mettere dei tetti alle retribuzioni di chi comanda, non solo in politica ma anche nella pubblica amministrazione (e, vedrete, in prospettiva anche nel settore privato) se si vuole essere credibili nei sacrifici già richiesti a chi ha meno. Questo Def sarà generico nelle coperture, si affiderà a una previsione di crescita discutibile, ma assicurando da una parte mille euro di sgravi fiscali per i dipendenti a basso reddito, e ponendo dall’altra un tetto ai redditi alti là dove possibile, introduce una pratica di redistribuzione della ricchezza. Parziale ma significativa. Lascia intravedere un orientamento di giustizia sociale. Bravo.