Dell’Utri è rimasto impigliato nella ragnatela libanese

sabato, 12 aprile 2014

Dubito che Marcello Dell’Utri sia andato in Libano a farsi l’operazione di angioplastica, non è proprio il luogo più adatto. Evidentemente al suo avvocato, ieri, aveva delegato la propagazione dell’ultima menzogna. Non appena saputo delle voci che lo davano fuggiasco nel mio paese natale vi ho scritto che da quelle parti tutto ha un prezzo e, al posto suo, non mi sarei sentito sicuro. Certo però che non mi aspettavo una conferma così immediata. I servizi segreti italiani hanno da sempre una presenza costante laggiù, evidentemente la scelta di non fare finta di niente è stata una scelta politica dettata dall’imbarazzo che la fuga di Dell’Utri causava al titolare del Viminale, Angelino Alfano. Siciliano e ex berlusconiano.
Ora attendiamo l’estradizione. Senza Dell’Utri anche il Libano starà meglio. Come ho già scritto, il paese dei cedri ha già guai abbastanza anche senza un personaggio di tal fatta tra i piedi.

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