Il Foglio: chi sono i candidati alla successione di Napolitano

sabato, 12 aprile 2014

Sul “Foglio” di sabato 12 aprile il notista politico del quotidiano di Giuliano Ferrara, Claudio Cerasa, tratteggia un’anticipazione della corsa per il Quirinale che verrà. Secondo Cerasa, che raccoglie voci sempre più insistenti provenienti dal Parlamento, Giorgio Napolitano si potrebbe dimettere già dopo l’approvazione della nuova legge elettorale. Un addio al Quirinale in anticipo rispetto alla previsione prevalente tra gli osservatori, che indica la fine del semestre europeo, quindi inizio 2015, come momento della fine anticipata del secondo mandato del capo dello Stato al Qurinale. Se non ci saranno scossoni significativi al quadro politico che spingano per un rapido ritorno alle urne, sarà questo Parlamento a decidere il prossimo presidente della Repubblica. Rispetto alla primavera del 2013 i rapporti di forza nel PD sono completamente diversi; allora c’era un Bersani assai indebolito e i renziani erano una corrente di minoranza nel gruppo parlamentare. Ora le carte per il Quirinale saranno distribuite dall’attuale presidente del Consiglio. Le fonti di Cerasa escludono i due grandi favoriti per la prima successione a Napolitano, poi sconfitti per diverse ragioni, ovvero Romano Prodi e Giuliano Amato. Il primo troppo sgradito a Berlusconi, il secondo al PD. Secondo il “Foglio” il prossimo capo dello Stato sarà eletto dal’attuale maggioranza allargata a Forza Italia, lo stesso schema delle riforme istituzionali. Un nome che potrebbe andare bene al centrodestra è Pierluigi Bersani, tanto che si racconta che Gianni Cuperlo abbia iniziato a raccogliere consensi attorno al suo nome, visto che il suo profilo potrebbe ottenere voti anche tra i 5 Stelle. Il rapporto tra Renzi e l’ex segretario del PD sarebbe però un forte ostacolo all’ipotesi Bersani al Quirinale. Il presidente del Consiglio sogna un capo dello Stato con cui abbia una forte sintonia umana e politica, con magari una comune esperienza da sindaco. Cerasa indica tre nomi legati a Renzi: Walter Veltroni, Piero Fassino e Graziano Delrio. Tre primi cittadini di città medie o grandi, Roma, Torino e Reggio nell’Emilia, che hanno sostenuto Renzi alle ultime primarie. La vicinanza al presidente del Consiglio è piuttosto diversa: Vetroni e Fassino sono due sostenitori recenti, mentre Delrio è uno dei politici più vicini all’attuale leader del PD. Per Cerasa però Renzi vorrebbe “sparigliare” anche per il Quirinale, sorprendendo anche all’ultimo minuto come ha fatto per le liste delle europee, un passaggio certo molto meno complicato. Un’indiscrezione interessante raccolta dal notista del “Foglio” riguarda la lettura dell’appello di Libertà e Giustizia contro le riforme fatta da Palazzo Chigi. L’intesa tra Rodotà e Zagrebelsky da una parte e Grillo e Casaleggio dall’altra prefigurerebbe un’alleanza per la successione di Giorgio Napolitano.

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