La rivoluzione del merito nelle nomine pubbliche per Zingales

martedì, 15 aprile 2014

Un mese e mezzo fa l’economista Luigi Zingales, che intervenne alla Leopolda del 2011, consigliò al presidente del Consiglio Matteo Renzi una rivoluzione meritocratica per le nomine delle aziende controllate dallo Stato. Il governo ha proposto ieri il suo nome per il Consiglio di Amministrazione di Eni.

Il governo Renzi è alla prova del fuoco. Deve dimostrare che le speranze nel giovane primo ministro sono ben riposte. Deve dare un segnale di cambiamento che ridia fiducia al Paese. Deve fare qualche cosa per rilanciare subito l’economia. Ma cosa? Il vincolo di bilancio imposto dall’Europa rende difficile una manovra fiscale espansiva. La maggioranza disomogenea rallenta qualsiasi riforma, tantomeno la possibilità di una riforma al mese. E anche se le riforme venissero approvate a ritmo battente, la lentezza della macchina burocratica non ne renderebbe percepibili gli effetti per molti mesi (se non anni). Stiamo ancora aspettando i decreti attuativi di molte delle riforme approvate dal governo Monti. Ma allora che fare? Uno dei pochi campi in cui il potere del governo è assoluto e immediato è quello delle nomine. Nei prossimi mesi ci sono più di 400 nomine da effettuare: dall’amministratore delegato dell’Eni al commissario Consob scaduto già a dicembre. Prosegue sul sito del “Sole 24 Ore” 

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