Il presidente della fondazione di Renzi nel CdA di Enel

mercoledì, 16 aprile 2014

Alberto Bianchi è uno dei sei nomi indicati dal ministero del Tesoro per il Consiglio di Amministrazione di Enel, insieme alla presidente Patrizia Grieco, al futuro AD Francesco Starace, ad Alberto Pera, a Paola Giardinio e a Salvatore Mancuso, inizialmente nominato per il CdA di Eni, ma che è stato poi spostato nell’azienda che produce e distribuisce energia elettrica. Alberto Bianchi è uno degli esponenti più importanti dell’entourage di Matteo Renzi. Avvocato civilista dello stesso presidente del Consiglio, Bianchi è stato, insieme a Marco Carrai la figura di riferimento dell’allora sindaco di Firenze per intrecciare rapporti con l’establishment economico e finanziario, prima toscano e poi nazionale dopo il suo arrivo a Palazzo Vecchio. Un’operazione condotta in primis tramite la raccolta fondi delle diverse associazioni che hanno sostenuto l’attività politica di Matteo Renzi. Alberto Bianchi è il presidente dell’ultima versione delle “fondazioni Renzi”, ovvero la fondazione Open, che ha sostituito  l’anno scorso la Big Bang delle primarie 2012. Il consiglio direttivo della Fondazione Open è composto dallo stesso Alberto Bianchi, da Marco Carrai, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e dalla ministra per le Riforme Maria Elena Boschi, che è anche la segretaria di quest’associazione. In un articolo del “Fatto Quotidiano” di mercoledì 16 aprile Carlo Tecce scrive, riportando una spiegazione ricevuta dallo stesso Bianchi, che l’avvocato civilista non ritiene incompatibile il suo ruolo di presidente della fondazione di Renzi con l’incarico nel Consiglio di Amministrazione di Enel.

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