L’Ucraina e il rischio guerra civile

mercoledì, 16 aprile 2014

Dopo diversi giorni nei quali la ribellione filorussa dell’Ucraina orientale aveva portato all’occupazione di numerosi edifici pubblici in una dozzina di città, il governo di Kiev ha deciso di rispondere a questo focolaio secessionista. Le truppe ucraine sono arrivate in diversi punti della parte orientale del paese, e nel conflitto a fuoco con i ribelli pro Russia ci sono stati alcuni morti. Un’operazione anti terrorismo, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente ucraino, Oleksandr Turchynov. Il bilancio delle vittime è per ora contenuto, ma mostra quanto complessa sia la situazione in Ucraina dopo l’addio alla Crimea seguito all’invasione di Putin. Il presidente russo, in un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha espresso la sua ferma ostilità alla risposta militare del governo di Kiev, rimarcano il rischio che il conflitto si possa tramutare in una vera e propria guerra civile. Il presidente ucraino ha ottenuto la copertura esplicita dell’operazione di repressione militare da parte degli Stati Uniti, che hanno però, tramite il portavoce della Casa Bianca, invitato alla cautela e alla responsabilità. Vladimir Putin si è appellato all’Onu per trovare una soluzione diplomatica alla crisi, che potrebbe essere rappresentata dalla trasformazione dell’Ucraina in uno stato federale. Fino ad ora solo la Crimea aveva avuto uno status speciale di regione autonoma, e secondo diversi osservatori di politica internazionali Mosca giudicherebbe soddisfacente ridurre il potere di Kiev, e garantire sovranità all’area orientale del paese, dove vive una forte comunità russa, e in cui è forte il legame con la Russia.

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