L’operaio Fiat col “cuore spezzato” da 6 anni di cassa integrazione

venerdì, 18 aprile 2014

Un operaio Fiat dello stabilimento di Pomigliano, Salvatore Tramontano, 37 anni, carrellista, è rientrato al lavoro dopo 6 anni di cassa integrazione con una maglietta con un cuore spezzato disegnato sulla schiena. Una risposta allo stesso simbolo utilizzato dall’azienda per “impacchettare” le macchine straniere dei dipendenti, parcheggiate di fronte ai siti produttivi del gruppo automobilistico. Salvatore Tramontano è rientrato oggi a Pomigliano con il cuore spezzato disegnato sulla schiena, corredato dalla frase” 6 anni fa mi hai mollato e di me non ti è mai importato. In terra straniera sei andato ed a me il cuore hai spezzato. Nella cornice dei contratti di solidarietà sono previsti diversi corsi di formazione per i dipendenti, e Tramontano è tornato a lavoro per frequentare uno di questi corsi, dopo un lunghissimo periodo di assenza causato dalla cassa integrazione. “Qualche giorno fa ho ricevuto la telefonata per i corsi e quasi non ci credevo. Mi sembra una presa in giro dopo tanti anni di stop: non credo neanche che i contratti di solidarietà, con un giorno di lavoro o di corsi al mese, possano risollevare la nostra situazione”., spiega l’operaio a “La Repubblica”.

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