La “Miss Vitalizio” sarda in pensione a 41 anni a 5 mila euro al mese

mercoledì, 7 maggio 2014

Il governo Monti a fine 2011 abolì i vitalizi, ma la norma non toccava le legislazioni già introdotte dalle diverse regioni sui trattamenti pensionistici dei loro consiglieri regionali. Grazie al ruolo da “precursore” della Sardegna sul tema l’ex presidente del Consiglio, la berlusconiana Claudia Lombardo, potrà beneficiare di un corposo vitalizio da 5 mila e 100 euro al mese, erogato alla “tenera” età di 41 anni. Figlia del consigliere socialista Salvatore Lombardo, la giovanissima Claudia fu eletta nel parlamentino della Sardegna agli albori di Forza Italia, partito in cui era confluito il padre dopo la fine del Psi, nel 1994, per poi rimanere sugli scranni di via Roma a Cagliari per quasi vent’anni. Nella scorsa consiliatura Claudia Lombardo è diventata anche presidente del Consiglio regionale della Sardegna, incarico con cui ha concluso, per ora, il suo percorso nelle istituzioni. Dopo vent’anni in cui ha versato una cifra sui contributi stimabile in circa duecento mila di euro, la Lombardo ha acquisito il diritto ad un vitalizio da oltre 5 mila euro al mese. Come nota Stella, “è riuscita a stracciare perfino un record che pareva imbattibile, quello di Giuseppe Gambale, entrato ragazzino alla Camera nel ‘92 e andato in pensione nel 2006 (per diventare subito assessore al Comune di Napoli: altro stipendio) con 8.455 euro lordi al mese. A 42 anni. Dopo avere versato complessivamente, per quattro legislature, 222 mila euro: recuperati in 26 mesi di pensione. Così come, poche migliaia di euro in più o in meno, dovrebbe accadere alla neo-vecchietta quarantunenne”.  Il giornalista del “Corriere della Sera” rimarca come la notizia si sia diffusa con difficoltà, visto che all’interno del Consiglio regionale diversi esponenti si erano opposti, adducendo ragioni di tutela della privacy, alla pubblicazione degli emolumenti degli ex colleghi ora neopensionati. L’indignazione si è diffusa in Sardegna alla pubblicazione di queste notizie, e Claudia Lombardo, intervista da Sardiniapost, ha risposto così. ” Sono la prima a voler fare chiarezza – premette -. Innanzitutto, parliamo di 5.100 euro netti al mese. Capisco che questa cifra possa generare indignazione nell’opinione pubblica, ma non sono norme che abbiamo approvato noi. L’idea che io stessa abbia firmato un documento ad hoc per assicurarmi il vitalizio non appena lasciato il Consiglio, è pura follia. Per la precisione – aggiunge Lombardo – si tratta di una disposizione approvata a metà degli anni ’80, quindi trent’anni fa, poi modificata nel 2000. Quella norma anticipava alla fine della consiliatura l’erogazione del vitalizio, a favore dei consiglieri che avevano versato i contributi per un periodo non inferiore ai vent’anni o quattro legislature. Si tratta cioè di un diritto acquisito,applicato in automatico a tutti i consiglieri che ovviamente hanno i requisiti per beneficiare della predetta norma”.

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