Il presidente della Cmc di Ravenna ammette consulenza di Greganti. Dopo cinque mandati (!) non è il momento di mandarlo a casa?

domenica, 18 maggio 2014

A una decina di giorni dall’arresto di Primo Greganti -complimenti per la tempestività- il presidente della Cmc di Ravenna in una intervista a “La Repubblica” ammette che fra la sua cooperativa e il faccendiere Primo Greganti era vigente un contratto di consulenza. La Cmc reca un nome glorioso, Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, e ha superato i 110 anni di vita. Sul suo sito apprendiamo che il suo presidente, Massimo Matteucci, la guida ininterrottamente da cinque mandati. Le due dichiarazioni vaghe e reticenti non possono quindi nascondere l’evidenza: se Cmc ha scelto Greganti come intermediario, ciò è avvenuto in piena consapevolezza del suo passato. Matteucci impersona una continuità del potere impressionante. La stessa prassi di leadership decennali si registra in altre cooperative che da tempo hanno snaturato la propria vocazione originaria. Personaggi simili lasciano bene intendere chi tenga il coltelllo dalla parte del manico anche nel rapporto con i dirigenti dei partiti della sinistra. Dopo cinque mandati, non sarà venuto il momento di mandarlo a casa?

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