Dominque Strauss-Kahn annuncia tramite il suo avvocato un’iniziativa giudiziaria contro gli autori del film “Welcome to New York”. L’opera, che ha come protagonista il noto attore Gérard Depardieu, parla della vicenda giudiziaria che ha posto fine alla carriera politica dell’ex ministro dell’Economia francese, che era il grande favorito delle presidenziali poi vinte dal suo compagno di partito François Hollande. DSK, all’epoca direttore generale del Fondo monetario internazionale, fu arrestato dalla polizia di New York per aver violentato una cameriera dell’hotel Sofitel di Manhattan. Dopo che la magistratura statunitense ritirò le accuse alla luce dell’inattendibilità della vittima, il caso si chiuse definitivamente con un accordo extragiudiziale tra Strauss-Kahn e la cameriera dell’hotel Sofitel. Il film di Abel Ferrara presenta invece una versione colpevolista, ed è per questo che l’ex politico francese lo citerà in tribunale. L’avvocato di DSK ha definito il film come un escremento, rimarcando come il suo cliente sia uscito pulito dalla vicenda. Strauss-Kahn aveva ammesso la relazione extraconiugale, ma aveva negato la circostanza della violenza sessuale. Anche l’ex moglie di DSK, la direttrice dell’Huffpo francese Anne Sinclair, ha usato toni durissimi contro la pellicola. Nel film, come rimarcato anche dai maggiori quotidiani transalpini, Le Monde come Le Figaro, la Sinclair viene ritratta con più di una scivolata antisemita come una donna di potere e di grande denaro, che aiuta finanziariamente Israele e che ha ereditato una grande fortuna economica creata durante la II Guerra Mondiale. La critica all’antisemitismo più o meno esplicito che traspare in questo film è stata effettuata da molti media francesi