È grottesca la contesa Renzi-Grillo sull’eredità di Berlinguer

venerdì, 23 maggio 2014

La campagna elettorale per le elezioni europee si conclude oggi, con il comizio di Beppe Grillo a Piazza San Giovanni a Roma e quello di Matteo Renzi in piazza della Signoria a Firenze. Negli ultimi comizi la sfida per il governo del paese, piuttosto malcalibrata dato che si tratta di elezioni per il Parlamento europeo, o la competizione sulle diverse idee di Europa messa in campo, più o meno bene, in queste settimane da PD e M5S si è trasformata in una grottesca contesa sull’eredità di Enrico Berlinguer, il segretario del Pci che ha lasciato un ricordo indelebile in tantissimi italiani, prevalentemente di sinistra ma anche di altri orientamenti politici, per il suo profilo morale.

Beppe Grillo si è fatto prendere in braccio da Alessandro Di Battista a Firenze, imitando il famoso gesto di Roberto Benigni, che espresse in modo scherzoso tutto l’affetto della comunità comunista per il suo segretario. Il leader del M5S ha poi reiterato il concetto, rimarcando a Milano come il Movimento sia il vero prosecutore del sogno di Berlinguer.

Il presiedente del Consiglio Matteo Renzi ha risposto da Roma, come si vede questo video, dicendo al M5S di lasciar star Berlinguer.

Una competizione dai tratti grotteschi, visto quanto Renzi e Grillo si siano profilati, in modo anche molto efficace, come leader post ideologici, distanti anni luce dai tratti di Berlinguer. Una contesa che rende ancora amara la considerazione su un sistema politico che pare incapace di suscitare emozioni e passione se non sparando frasi assurde – di cui il leader M5S è indiscusso campione – oppure ricordando un passato che non tornerà mai più.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.