La ministra delle Attività produttive, Federica Guidi, come si sa, è un conflitto d’interessi vivente. Ma non imnaginavo che giungesse a nominare Commissario governativo per l’Ilva il commercialista di famiglia, Piero Gnudi. Professionista rinomato, certo, e forte di relazioni trasversali, ma che a differenza del rottamato Enrico Bondi non ha mai visto una grande fabbrica in vita sua. Le nomine del governo Renzi lasciano presagire la solita minestra riscaldata, dietro ai proclami di rottamazione: faccio fuori i rivali e poi mi avvalgo dei soliti noti che mi assicurano sottomissione.