L’Onu denuncia numerose uccisioni da parte dei terroristi di Isil

venerdì, 13 giugno 2014

La violenta offensiva di Isil, il gruppo terrorista allontanatosi dal network di Al-Qaeda e attivo in Iraq e Siria, ha portato alla conquista di nuove città della provincia di Diyala, Sadiyah e Djalaoula, nell’Iraq orientale. L’Onu ha denunciato come durante questa avanzata si siano moltiplicate le uccisioni di civili e soldati iracheni avvenute al di fuori degli scontri. Come riporta l’agenzia Reuters, secondo il portavoce dell’Onu per i diritti umani, Rupert Colville,  il numero delle vittime potrebbe essere dell’ordine di centinaia di persone dopo che i militanti sunniti hanno conquistato Mosul, a inizio settimana . Secondo Colville il suo ufficio ha notizia che tra le vittime ci siano anche 17 civili che lavoravano per la polizia e un funzionario del tribunale di Mosul. Lo scontro ha provocato anche diverse azioni repressive da parte dell’esercito regolare dell’Iraq, sempre più in difficoltà nel contenere l’avanzata della ribellione sunnita. I miliziani jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, Isil, hanno lanciato una vera e propria sfida alle autorità, ed ora marciano verso Bagdad. Il presidente dell’Iran, Rohani, ha definito “terroristi fanatici” i combattenti di Isil, una fazione di Al-Qaeda ora staccatasi e diventata sempre più centrale nei territori compresi tra Iraq e Siria. Il terrorismo di matrice sunnita rappresenta un pericolo anche per l’Iran, che ha promesso sostegno al governo iracheno, che non riesce in questo momento a contenere l’avanzata della ribellione anche a causa della debolezza strutturale del suo esercito.

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