Fa impressione leggere di “massoneria cattolica” per gestire come stazione appaltante 500 milioni di euro di lavori pubblici nella ricostruzione del dopo-terremoto a l’Aquila. Fa impressione perchè i funzionari e gli imprenditori coinvolti, che cercano entrature millantando confidenza col premier Enrico Letta così come con suo zio Gianni, sanno di agire con la copertura del vescovo. E fra di loro sottolineano che parlare a nome della Cei funzionerà come un lasciapassare. Papa Francesco ha davvero una lunga bonifica da pianificare nella Chiesa italiana.