Feltri e Pascale dal Family day all’Arcigay, ecco una buona giravolta della destra

domenica, 29 giugno 2014

Ieri Vittorio Feltri ha convinto Francesca Pascale e, insieme, si sono iscritti all’Arcigay. Non mi ricordo se nel maggio 2007 Feltri dirigesse “Il Giornale” o “Libero”, ma di sicuro appoggiò entusiasticamente quel raduno clericale reso oceanico dalla mobilitazione di un centrodestra ipocrita (lo guidavano leader divorziati e libertini) che trovava conveniente mettersi al servizio del cardinale Camillo Ruini per abbattere il governo Prodi. Suppongo che anche la giovane Francesca Pascale abbia aderito a quella manifestazione, nota come Family day, convocata contro i Pacs, cioè contro una prudente legalizzazione giuridica dei diritti delle coppie non sposate, comprese quelle omosessuali.
Non ci credevano, è evidente. Lo conferma la scelta di ieri. Feltri e la Pascale, non importa se siano credenti, ma di certo nelle loro scelte di vita non adottano i comportamenti dettati dalla dottrina della Chiesa cattolica. Ora con la loro pubblica adesione all’Arcigay ci rivelano di essere favorevoli a quei diritti che per convenienza opportunistica negarono sette anni fa. Evviva. Benvenuti. La loro giravolta segnala un’evoluzione culturale positiva cui non è estranea la grande novità del pontificato di Francesco, finalmente un papa che detesta il clericalismo di convenienza. Mi auguro che altri, nel centrodestra italiano, si sentano altrettanto liberi di seguire il loro esempio. E che il governo Renzi colga l’occasione per legiferare al più presto nella direzione promessa.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.