Il sedicenne palestinese rapito e ucciso a Gerusalemme

mercoledì, 2 luglio 2014

Il corpo senza vita di un ragazzo palestinese di soli 16 anni è stato ritrovato a Gerusalemme. La polizia  ha ritrovato il suo cadavere in un bosco, dopo che la famiglia ne aveva denunciato il rapimento. La notizia è stata riferita dalla radio militare israeliana, che non ha escluso che il delitto possa essere stato commesso da estremisti israeliani per vendicarsi delle morti di Naftali Frenkel, Gilad Shaar e Eyal Yifrach. Il giovane palestinese, le cui generalità non sono state ancora fornite, sarebbe stato costretto a salire in una macchina mentre si recava a pregare in una moschea  nel rione di Beit Hanina, a Gerusalemme est. Secondo diversi media l’episodio sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sicurezza, anche se per ora la polizia israeliana ha solo confermato che le indagini procedano in diverse direzioni. Come scrive “La Repubblica”, “quando si è diffusa la notizia della morte del ragazzino, 200 giovani palestinesi si sono scontrati con la polizia, lanciando pietre. Gli agenti hanno risposto con granate stordenti e proiettili di gomma. La situazione in città resta molto tesa in città: ieri dopo i funerali dei tre giovani israeliani uccisi in Cisgiordania, circa 200 israeliani si sono riversati in strada bloccando il traffico automobilistico e alcuni treni leggeri al grido “a morte gli arabi”. La polizia ha riferito che 47 persone sono state arrestate”.

 

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