Leggo sul “Corriere della sera” un retroscena di Francesco Verderami secondo cui Berlusconi avrebbe chiesto e ottenuto una rassicurazione: una legge elettorale che gli consenta di restare padre padrone del suo schieramento grazie al meccanismo della designazione insindacabile dei futuri parlamentari. Perpetuare la pratica dei nominati, insomma. L’autrice della trovata sarebbe la ministra Maria Elena Boschi (che mi auguro smentisca). In pratica si contemplerebbe un meccanismo di preferenze che scatta solo per il partito vincitore delle elezioni. Chi rimane all’opposizione (come quasi certamente succederà a Berlusconi) elegge automaticamente i capolista designati. Tanto basta all’ex Cavaliere per tenere in pugno i suoi, finché il potere di scelta dei candidati al Parlamento rimane quello osceno già in vigore col Porcellum e di cui allo stato non si prevede la correzione. O meglio, questo ipotetico “lodo Boschi” ne sarebbe un superamento col trucco, una specie di cosmesi studiata su misura per garantire Berlusconi come eterno padrone della sua metà del campo. Urge smentita, davvero. E poi magari un civile ritorno al Mattarellum.