Narek Halter è un ebreo polacco sopravvissuto miracolosamente alla distruzione del ghetto di Varsavia. Trasferitosi in Francia e divenuto uomo del dialogo, ha compiuto diversi viaggi in Siria incontrandovi i leader di Hamas. Oggi su “La Repubblica” espone una teoria che fa paura ma che purtroppo appare più che verosimile. La stessa Hamas sarebbe di fatto ostaggio delle frange jihadiste che hanno trovato nell’Isis e nell’autoproclamato califfo al-Baghdadi un nuovo punto di riferimento. Sono loro ad aver appiccato l’incendio col sequestro e il brutale omicidio di Eyal, Gilad e Naftali. Sono loro che mirano a destabilizzare il regno di Giordania per annetterlo al califfato e minacciare direttamente Israele. Sono loro ad aver continuato il lancio di missili dalla striscia di Gaza anche quando Hamas rispettava la tregua. L’analisi di Marek Halter si traduce in una critica a Netanyahu che demonizzando Hamas e delegittimando il governo di unità nazionale palestinese, di fatto favorisce le fazioni estremiste del campo avverso. Temo che Halter abbia ragione, questa guerra sembra uguale alle altre che l’hanno preceduta ma potrebbe sconvolgere gli equilibri interni al mondo arabo in una direzione pericolosissima.