Riccardo Puglisi accusa Renzi: perché nascondi la mia ricerca sui costi della politica?

martedì, 15 luglio 2014

Riccardo Puglisi (nella foto) è uno studioso di politiche pubbliche dell’università di Pavia che nell’ambito della “spending review” coordinata da Carlo Cottarelli ricevette l’incarico dal governo Letta di monitorare i costi della politica. Dal marzo scorso i risultati del suo gruppo di lavoro, condensati in 106 pagine, sono a disposizione di Palazzo Chigi, dove nel frattempo è cambiato l’inquilino: Renzi al posto di Letta. Ma da allora restano coperti da assoluto riserbo così come, presumibilmente, i risultati forniti da altri 24 gruppi di lavoro dedicati ai vari settori della spesa pubblica. Perchè non vengono messi online a disposizione dell’opinione pubblica?
A richiederlo è oggi lo stesso Riccardo Puglisi tramite un duro articolo sul “Corriere della Sera”, nel quale ricorda che prima di andare al governo Matteo Renzi si dichiarava sempre fautore della più assoluta trasparenza sulle informazioni riguardanti la pubblica amministrazione.
L’impressione è che il capo del governo voglia fare per l’appunto il capo a modo suo. Decidendo l’agenda a costo di confiscare le informazioni. Palazzo Chigi come fortino in cui seleziona lui i fedelissimi collaboratori e fa finta di ignorare il lavoro dei predecessori. Anche quando sarebbe prezioso conoscerne i risultati, come nel caso del lavoro svolto da Cottarelli.

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