Il Wall Street Journal contro Federica Mogherini alla guida della diplomazia UE

mercoledì, 16 luglio 2014

“Ci sono molte cose da apprezzare nella presidenza di Matteo Renzi. Ma la prospettiva di una politica estera guidata da Federica Mogherini non è una di queste cose”. Si conclude così un editoriale molto duro del più influente quotidiano finanziario del mondo, il Wall Street Journal, sulla candidatura di Federica Mogherini all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Questa sera il Consiglio europeo straordinario convocato dal presidente in uscita Van Rompuy dovrebbe trovare un accordo su questa nomina, per iniziare a completare il rinnovo degli incarichi comunitari apicali dopo l’elezione di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione. Visto lo stallo sulla presidenza del Consiglio europeo, è possibile che questa sera verrà presa una decisione solo sulla guida della diplomazia UE. Il Wall Street Journal si schiera però in modo netto contro la candidatura della Mogherini, confermata dal governo Renzi in queste ore per superare l’opposizione, piuttosto vasta, suscitata dal ministro degli Esteri italiano. Il Wsj sceglie una descrizione sarcastica della biografia pubblicata sul blog della Mogherini, rimarcando come sia apprezzabile la passione per i viaggi della responsabile della Farnesina. “L’amore per i viaggi espresso dalla signora Mogherini indica apertura, una qualità apprezzabile in un diplomatico. Ma la politica estera europea in questo momento ha bisogno di una ferma leadership, e non solo di apertura”, sottolinea il quotidiano finanziario. Per il Wall Street Journal nel suo intero percorso politico Federica Mogherini non ha mai dimostrato di avere la leadership necessaria a ricoprire un incarico come la guida della diplomazia UE. Il quotidiano finanziario poi condivide le numerose contrarietà espresse sul suo conto da parte dei paesi dell’Est Europea, che criticano l’eccessiva vicinanza dell’Italia alla Russia. “L’atteggiamento accomodante di Roma nei confronti di Mosca continuata anche durante la presidenza del Consiglio di Matteo Renzi non è accettabile per popoli che si sono liberati dal giogo della dominazione russa una generazione fa. Sarebbe facile respingere queste preoccupazioni come paronoia baltica se non fosse che la Mogherini sia subito volata a Mosca appena l’Italia ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. E la sua causa non è stata aiutata dai toni con cui l’agenza di stampa governativa Itar-Tass ha riportato l’incontro con il ministro degli Esteri russo”. Il Wsj enfatizza la preoccupazione dei paesi dell’Est Europa così come dell’Ucraina per le dichiarazioni di Federica Mogherini nel suo recente viaggio moscovita. Questi governi non hanno per nulla condiviso l’accettazione dell’invasione della Crimea da parte della titolare della Farnesina, così come ci sono diffusi timori che un’eventuale guida della diplomazia UE porterebbe alla tutela di alcuni interessi strategici italiani come il progetto South Stream che permetterebbe alla Russia di portare il gas in Europa senza passare dall’Ucraina. Preoccupazioni condivide dall’editoriale del Wall Street Journal, che conclude la sua analisi bocciando l’ipotesi Mogherini. L’altra candidata forte per la guida della politica estera UE è la bulgara Kristalina Georgieva, che però sconta l’affiliazione politica al Ppe, proprio come Juncker. Diversi media tedeschi hanno diffuso l’ipotesi della candidatura del belga Karel De Gucht, un liberale, che però avrebbe scarso appoggio dal suo governo.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.