La frenata della locomotiva Germania

martedì, 22 luglio 2014

Il secondo trimestre del 2014 potrebbe registrare una significativa frenata nell’economia tedesca. Il bollettino mensile della Bundesbank, l’istituto centrale della Germania, ha rilevato come l’industria abbia “scalato una marcia”, rallentando così la forte crescita rilevata a inizio 2014. Nel primo trimestre dell’anno il Pil era aumentato dello 0,8%, la percentuale più alta degli ultimi 3 anni. Le condizioni climatiche particolarmente favorevoli avevano favorito un piccolo boom del settore edilizio, che in questi anni è cresciuto in Germania grazie al costante arrivo di capitali esteri alla ricerca di investimenti sicuri. Un altro fattore di freno indicato dalla Bundesbank è la flessione dell’export. Le tensioni geopolitiche in Ucraina così come in Medio Oriente hanno determinato un calo delle attività delle imprese tedesche. Il Sole 24 Ore di martedì 22 luglio riferisce le considerazioni di Volker Treier, dirigente delle Camere di commercio tedesche, che in un’intervista per il quotidiano di Colonia Rheinische Post ha rimarcato come un’azienda esportatrice su quattro sia stata svantaggiata dalle sanzioni comminate da Ue ed Usa contro la Russia. Nel 2014 le esportazioni verso Mosca dovrebbero calare complessivamente del 10%, per un totale di 4 miliardi di fatturato in meno.Il settore dei servizi ha parzialmente compensato le flessioni di export e edilizia, anche se ciò basta solo a garantire una crescita pressoché ferma. Nel terzo e quarto trimestre del 2014 l’economia dovrebbe però ritrovare ritmo, anche perchè tra marzo e giugno peseranno i diversi ponti festivi, come ha rimarcato la Bundesbank. Dall’istituto centrale è partito inoltre un auspicio per aumenti salariali che rafforzino il potere d’acquisto e spingano ad un rialzo dei prezzi. Anche la Germania sta subendo la disinflazione che caratterizza buona parte dell’eurozona, anche se al momento non si vedono segnali di deflazione registrati in diversi paesi della periferia. La frenata della locomotiva tedesca dovrebbe però limitarsi solamente a questo trimestre secondo la maggior parte degli avversari, che stimano una crescita di poco inferiore al 2% nel 2014.

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