Renzi al Senato cerca l’incidente? Furbizie da scaricabarile

martedì, 22 luglio 2014

La riforma del Senato sta assumendo la fisionomia di una vasta operazione di distrazione di massa. Ho l’impressione che Matteo Renzi vi cerchi la prova di forza, rifiutando ogni mediazione, rivolgendo ai dissidenti accuse infamanti come quella di voler difendere solo stipendio e poltrona, infilandosi in una tempistica del dibattito al limite del demenziale… Tutto questo perchè tutto sommato non gli dispiacerebbe se la riforma si arenasse, come molti prevedono. Me lo vedo già andare in televisione il giorno stesso: “Avete visto? Io ci ho messo la faccia e loro non mi lasciano lavorare. Come promesso, appena finito il semestre di presidenza dell’Ue rassegnerò le mie dimissioni. Cari italiani, spero che alle prossime elezioni mi darete i consensi necessari per fare a meno di gufi e parassiti”.
Renzi potrebbe rivelarsi abilissimo nel gioco dello scaricabarile, attribuendo a destra e a manca, dai senatori agli euroburocrati, le colpe di un’economia che peggiora e della crescente sofferenza sociale. Ma è sulla sua effettiva capacità di governare che sarebbe più giusto valutarlo.

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