Pensiero affettuoso al figlio di Casaleggio: cambiare tocca a voi

mercoledì, 23 luglio 2014

La politica è spietata e io provo un sincero moto di solidarietà per Davide Casaleggio che finisce sotto i riflettori in quanto figlio di Gianroberto quando partecipa a un incontro politico a Bruxelles o a riunioni nei gruppi parlamentari romani del M5S. Sono un padre anch’io, conosco il talento dei miei figli, provo il desiderio di aiutarli nella vita senza favoritismi ma anche sapendo che in talune circostanze il mio nome per loro potrebbe rivelarsi un handicap. Sono passaggi educativi e sentimentali delicati, nei quali è meglio non interferire. Sono sicuro che ci avranno pensato anche i Casaleggio padre e figlio che hanno deciso di lavorare insieme nella ditta di famiglia, trasformatasi nel frattempo in centrale politica del M5S.
Onori e oneri. Fatta la scelta di lavorare con papà, Davide Casaleggio sa benissimo che sarà oggetto di attenzioni speciali e malignità, come preannuncia il soprannome di “Trota grillino” evocato sui giornali. Non basterà lavorare il doppio per smentirlo. Cooptato nella cabina di comando del movimento in una fase di ormai consolidata influenza, oltre il 20% dell’elettorato attivo (ma non dimentichiamoci l’altra metà che non vota!) il giovane Casaleggio è perfettamente in grado di fare un bilancio: abbiamo migliorato l’Italia, per la nostra parte? Se non altro, abbiamo reso più civili i rapporti politici ora che ci siamo imposti come componente imprescindibile di una nuova classe dirigente?
Davide Casaleggio darà risposte senz’altro diverse da quelle che darei io, ma non importa. L’augurio che gli faccio è di rappresentare senza timidezze una generazione che non si accontenta dei risultati conseguiti dal padre. I suoi meriti emergeranno rispetto alle accuse di familismo se saprà essere propulsore di un vero cambiamento dei M5S.
P.S. Magari potrebbe suggerire al nipote di Beppe Grillo che fa l’avvocato e che ha firmato insieme allo zio il non-statuto vigente dei M5S che questo assetto “proprietario” è un’indecenza da superare in fretta. Se non ci pensate voi, figlioli…

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