Secondo “La Stampa”, la sezione italiana dell’associazione femminile ebraica Adei Wizo avrebbe annullato un concerto già fissato per il 27 ottobre prossimo a Milano della cantante israeliana Noa. L’annullamento sarebbe dovuto, secondo il manager della cantante, alla posizione critica da lei assunta sulla guerra di Gaza: “Ci sono due parti in questo conflitto e non sono israeliani-palestinesi, ebrei-arabi, ma sono i moderati e gli estremisti”. Mi auguro che l’Adei Wizo voglia smentire al più presto questo che altrimenti si configurerebbe come un ignobile ostracismo. La censura dei dissidenti è il primo passo della militarizzazione dei cervelli. Poi si passa alla “caccia al nemico interno”.