Governo Renzi sconfitto nel primo voto segreto del Senato

giovedì, 31 luglio 2014

Il governo Renzi ha subito la prima sconfitta nel lungo percorso di approvazione delle riforme costituzionali. Il Senato ha approvato un emendamento della Lega Nord, a firma del senatore Candiani, ex segretario provinciale di Varese e molto vicino a Maroni, che trasferisce diverse competenze nel nuovo Senato delle Autonomie.  L’aula con 154 voti a favore, 147 contrari e 2 astenuti ha approvato a scrutinio segreto l’emendamento 1.1979 sulle competenze del Senato “su materie eticamente sensibili” sul quale governo e maggioranza avevano espresso parere negativo.  L’emendamento, a firma del senatore della Lega Stefano Candiani, assegna al Senato delle Autonomie la possibilità di legiferare su alcune materie ‘eticamente sensibili’ come bio-testamento, matrimonio e diritti civili. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto, una modalità contestata dal capogruppo del Partito Democratico Luigi Zanda. Su Twitter il responsabile comunicazione del PD ha subito evocato il fantasma dei 101 franchi tiratori che sconfissero nel voto segreto la candidatura di Prodi alla presidenza della Repubblica, un commento ripreso da diversi deputati. Il sottosegretario alle Riforme Scalfarotto ha  rimarcato come il voto non intacca l’impianto complessivo della riforma. In caso di approvazione definitiva del testo, piuttosto probabile, la maggioranza potrà modificare l’emendamento alla Camera, ma ciò determinerebbe un rallentamento ai sensi del 138.

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