Consiglio vivamente a chi voglia farsi un’idea sui cent’anni di conflitto fra ebrei divenuti israeliani e arabi palestinesi, un libro appassionante, critico e autocritico che non aggira nessuno dei temi più controversi: dalla “pulizia etnica” delle città palestinesi nel 1948 all’impianto nucleare di Dimona, dal sionismo religioso dei coloni ai campi in cui sono detenuti i prigionieri palestinesi. Lo ha scritto uno dei migliori giornalisti israeliani, Ari Shavit. Si intitola: “La mia terra promessa. Israele: la storia e le contraddizioni di un paese in guerra per la sopravvivenza”. Editore Sperling & Kupfer. Davvero un testo prezioso per uscire dai luoghi comuni e dalle contrapposizioni facili.