La vecchiaia di chi deride Greta e Vanessa

giovedì, 7 agosto 2014

Di nuovo, come fecero dieci anni fa con Enzo Baldoni rapito e ucciso in Iraq, oggi i giornali della destra irridono la scelta di vita delle volontarie italiane sequestrate a Aleppo: Greta Ramelli, 20 anni, e Vanessa Marzullo, 21 anni. Contro il povero Baldoni furono sopra tutti Renato Farina e Vittorio Feltri a macchiarsi d’infamia con titoli come “vacanze intelligenti” e con proteste contro le spese causate alla Farnesina dalla vittima del sequestro. Delle infamie odierne, coronamento di una direzione Sallusti de “Il Giornale” avvolta nel fango, poco mi importa se non rilevarne la vecchiaia.
Sono sicuro che chi getta sarcasmo su Greta e Vanessa lo fa soprattutto perché colpito dalla loro giovane età. Come se si fossero macchiate di una ragazzata, compiendo un gesto più grande di loro. Facile sarebbe rispondere che hanno vent’anni quasi tutti i combattenti delle guerre mediorientali, e probabilmente anche i loro criminali sequestratori. Siamo noi a essere diventati vecchi anche di spirito, oltre che nell’anagrafe. Greta e Vanessa ci ricordano la nobiltà dell’azione disinteressata, l’ambizione di cambiare quando l’ingiustizia ci si presenta davanti gigantesca. Possiamo solo esprimere ammirazione per la loro coerenza e il loro coraggio di donne adulte come lo si è a vent’anni.

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