La raffica di smentite consegnata da Graziano Delrio nell’intervista a “Repubblica” è davvero notevole: niente contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ai 3500 euro; niente proroga biennale del blocco sugli stipendi dei dipendenti pubblici; niente trattativa europea per dimezzare gli oneri del Fiscal Compact…
Temo che la campagna scatenata contro le ipotesi di redistribuzione delle risorse disponibili, lasciata balenare da esponenti del governo come Poletti e Baretta, abbia spaventato Palazzo Chigi. Consigliando una linea di immobilismo che somiglia a una dichiarazione d’impotenza. Cosa volete che faccia il governo per reagire a recessione, depressione, deflazione?
Così l’unica risposta superstite è quella suggerita da economisti d’impronta liberista e da esperti dei fondi d’investimento: priorità alla riforma del mercato del lavoro per consentire deroghe al ribasso dai contratti nazionali di lavoro. Ovvero paghe diminuite nelle aziende che faticano, e contrattazione integrativa aziendale in quelle che vanno bene. Risultato: un’altra ondata di decurtazione dei redditi da lavoro dipendente.
Ma cosa volete che ci faccia il governo? Meglio smentire, smentire, smentire…