Il califfato fu una pessima idea occidentale di cui ora paghiamo le conseguenze

sabato, 23 agosto 2014

Sarà bene ricordare che un secolo fa l’islam sunnita si riconosceva -pur fra mille contraddizioni- nella figura del sultano di Istanbul, e la penisola arabica era solo la meta di pellegrinaggi religiosi alla Mecca, come prescritto dal Corano. Furono le potenze europee, Francia, Inghilterra e in misura minore anche la Germania, a solleticare alcune piccole dinastie tribali di quella regione desertica a rivendicare una supremazia che proprio allora cominciò a alimentarsi pure della risorsa petrolifera. Gli apprendisti stregoni delle potenze europee armarono e finanziarono queste dinastie in funzione anti-ottomana, confidando di impossessarsi di territori e risorse della Sublime Porta. Il seguito, ahimè, ci è noto.
Oggi Abu Bakr al-Baghdadi persegue con lo Stato Islamico un disegno di potere che passa attraverso la conquista delle principali capitali arabe: Damasco e Bagdad in primo luogo. Amman e Beirut a seguire. Se questo disegno di potere avesse successo, prevedibilmente la tappa successiva sarebbe la conquista di Riad e della Mecca. Con il che anche i sovrani del Golfo si rivelerebbero per quello che sono: apprendisti stregoni che hanno foraggiato il propagarsi del fanatismo religioso degenerato nel jihadismo.

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