E’ sempre stato il punto di forza di Matteo Renzi la tenacia, perfino la brutalità, con cui ha perseguito il ricambio generazionale e lo spazio pubblico da restituire alle donne. Lo ha dimostrato nella composizione del suo governo e nella scelta delle capolista Pd alle elezioni europee. Lo riconferma spuntando contro i pronostici l’incarico di Alto commissario alla politica estera dell’Ue per Federica Mogherini. Le obiezioni di inesperienza si infrangono nell’esame delle alternative: davvero crediamo che D’Alema o Enrico Letta sarebbero stati meglio?
Renzi ha dalla sua questo bisogno di cambiamento che passa anche attraverso il rinnovamento della classe dirigente. Sottovalutare tale esigenza è stato l’errore di chi invano ha cercato di sbarrargli il passo. I dolori vengono ora. Il ricambio generazionale è un bel messaggio ma, per ora, è solo un messaggio. E la politica degli annunci rischia di squagliarsi presto, come un cono di gelato.