Sulla prima pagina di oggi ed in apertura sul suo sito “Il Giornale”pubblica un’analisi del conflitto tra Ue e Russia intitolato “Ecco i dieci motivi che danno ragione allo zar Putin”. L’articolo è firmato da Gian Micalessin, e propone tesi che giustificano, in modo esagerato, la reazione del presidente russo alla “perdita” dell’Ucraina. Micalessin rimarca come Putin abbia reagito alla possibile perdita di uno stato “strategico” e fondamentalmente irrinunciabile per l’orbita russa. Una valutazione in sè tanto veritiera quanto banale, che però dimentica come la crisi sia partita dal collasso del governo di Yanukovich, un regime corrotto e vicino a Mosca che ha alienato vasti consensi all’interno della popolazione. Tra le 10 tesi Micalessin ne enuncia alcune davvero ardite, come la H e la J, che negano sostanzialmente la legittimità della nazione ucraina. Un discorso politicamente molto controverso, visto quante carte geografiche andrebbero ridisegnate se si applicasse un simile metodo. Le 10 cause elencate dal “Giornale” accusano l’Ue e soprattutto la Nato di aver voluto annettere l’Ucraina all’interno della loro sfera, un’accusa che suona piuttosto curiosa visto il pulpito teoricamente atlantista. I legami tra Berlusconi e Putin sono noti, e come già capitò ai tempi dell’intervento in Liba contro Gheddafi, il centrodestra italiano conferma una tendenza allo strabismo nella valutazione degli interessi nazionali del nostro paese. Filoamericani, ma solo se il “nemico” degli Usa non è un nostro amico. Ecco dunque che viene perfino ipotizzata come giustificazione che dà ragione a Putin la collocazione dei missili dello scudo spaziale Nato (un progetto concretizzato dall’amministrazione Bush, spesso idolatrata dal “Giornale”) all’interno dell’Ucraina. Una tesi sinceramente surreale, viste quante controversie susciterebbe una simile proposta all’interno della stessa Nato, che decide all’unanimità. Nessuno vuole negare la decisiva influenza degli Usa all’interno di questo organismo, ma nei rapporti con la Russia Germania, Francia e altri paesi UE hanno spesso fatto prevalere i loro interessi rispetto a quelli americani. Il conflitto ucraino è stato sicuramente favorito da sottovalutazione ed approssimazione nei confronti della Russia, che però finora ha compiuto alcune mosse, si pensi alla sola annessione della Crimea, che hanno marginalizzato il paese all’interno della comunità internazionale. Putin non è un mostro, ma sarebbe opportuno evitarne incensazioni così poco basate sulla realtà fattuale, ed attuale, come fa il “Giornale”.